Ma voi lo sapevate che a BRA c’è il Museo delle bocce?
I locali della Bocciofila di Bra ospitano una ricca collezione di bocce di diversa provenienza, dimensione e materiale.
Appena entrati in Bocciofila, martedì 29 ottobre, noi alunni della Scuola Primaria “Don Livio Greppi” ci siamo seduti davanti ad alcune vetrinette, dove fanno bella mostra di sé decine di bocce
diverse, alcuni gagliardetti e trofei.
Il responsabile della Bocciofila, il signor Giovanni, ci ha subito mostrato le due bocce più antiche, di pietra, provenienti dall’Egitto e dalla Turchia.
Via via la nostra guida ci ha presentato bocce di legno, di ferro, di roccia vulcanica, di lega, di resina, chiodate, di gomma sintetica, bocce di cuoio paralimpiche, bocce di legno palosanto,
bocce beach; Mai avremmo pensato di vedere bocce cilindriche, piatte o cubiche!
Le bocce piatte si chiamano “PALLET” e si usano in Valle d’Aosta.
Quelle cubiche si utilizzano a Castellinaldo su campi in salita: si lancia la boccia, essa rotola poi si ferma.
Le bocce cilindriche vengono usate a Malta.
In Francia si usano le bocce chiodate dalla testa quadrata o rotonda.
Il “BOCCINO” in realtà si chiama “PALLINO”.
Lo scopo del gioco è di avvicinare il più possibile la boccia al pallino bianco.
Il campo da bocce è lungo circa 27 metri; quando la boccia esce dal campo si dice che è “bruciata”.
Le gare a tempo durano 2 ore per le squadre formate da 4 giocatori (“quadretta”), 1,45 minuti per le squadre formate da 2 o 3 giocatori.
La Bocciofila conta 14 campi, 8 esterni e 6 interni, coperti, ricoperti da sabbiolina, mentre in America e in Inghilterra si gioca su campi di erba.
Il gioco delle bocce è un vero e proprio sport del CONI e la Bocciofila braidese è in serie B.
L’arbitro usa vari strumenti per misurare la vicinanza della boccia al pallino: il metro, il compasso, la scarsetta e la bacchetta.
Quando si gioca a “PETANCA”, il giocatore non prende la rincorsa ma tira dal cerchio BLU.
Ci sono anche delle partite in cui i giocatori corrono e lanciano la boccia, per molte volte di seguito: anche noi abbiamo provato a giocare e ci è piaciuto molto.
Ci siamo resi conto che il gioco delle bocce sembra semplice ma non lo è: esso richiede concentrazione, calma, pazienza e precisione.
Alla fine della visita, il signor Giovanni ci ha invitati ad andare ed assistire con le nostre famiglie, il sabato pomeriggio o la domenica, alle gare di bocce di CAMPIONATO.
Accoglieremo di certo questo invito e invitiamo tutti i bambini e i ragazzi di Bra a visitare questo Museo cittadino, unico in Italia.
Gli alunni del Plesso “Don Livio Greppi “di BRA – RIVA
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